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Psicomotricista e
Psicologa Clinica e della Riabilitazione
O.P.L. n. 28676
psicomotricità
L'esame psicomotorio, inscindibile dalla costante osservazione psicomotoria, unita all'ascolto empatico e corporeo dello Psicomotricista, permette di comprendere le modalità di espressione del bambino, dove capacità motorie, cognitive e intellettive si esprimono in relazione ad emozioni e vissuti relazionali che caratterizzano l'intera vita del bambino.
Conclusa, quindi, la Valutazione psicomotoria sarà fatto un bilancio globale tra le capacità evidenziate e quelle potenziali, al fine di progettare un percorso psicomotorio individualizzato e specifico per le difficoltà emerse.
Parte fondamentale della valutazione è il colloquio iniziale con i genitori, che attraverso la ricostruzione molto preziosa del vissuto del piccolo, aiuterà il Professionista a comprendere meglio i processi di separazione-individuazione, di autonomia, di socializzazione e personalizzazione.
L'intera valutazione avviene all'interno del Setting Psicomotorio,un "ambiente nuovo", nel quale il bambino si potrà esprimere liberamente mostrando le proprie difficoltà, sentendosi rispettato, accolto e compreso nei propri bisogni primari. La relazione di fiducia con lo Psicomotricista, unito al rispetto dei tempi del bambino, sono la premessa fondamentale per un percorso sicuro, positivo e sereno.
Durante la presa in carico , non si interviene sui sintomi del disagio in modo diretto, ma si progetta l'intervento favorendo un utilizzo del corpo, del movimento e del gioco che può affettivamente ed emotivamente ridurre o eliminare il disagio stesso , quando questo è determinato da un cattivo rapporto del bambino con se stesso, gli altri o gli elementi del mondo esterno.
Lo Psicomotricista, formatosi professionalmente e personalmente, interviene mediante strumenti specifici della professione: il corpo dello Psicomotricista e quello del soggetto preso in carico, il gioco, la grafomotricità e il rilassamento psicomotorio.
Talvolta può accadere che , affiancata alla presa in carico del piccolo, sia consigliato un percorso di Supporto genitoriale, al fine di sostenere nel migliore dei modi i progressi o l'elaborazione di vissuti difficili del proprio bambino. Il supporto genitoriale va inteso come preziosa risorsa e mai come sinonimo di inadeguatezza genitoriale. I primi educatori dei figli , sono i genitori stessi!
La collaborazione , la Fiducia e la trasparenza traFamiglia e Specialisti, fa si che la presa in carico, divenuta globale, ci permetta di cogliere, con più precisione, tutti i fattori determinanti le difficoltà presenti.
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